2024 - ANNO DI RILANCIO PER IL MERCATO IMMOBILIARE
Data di pubblicazione: 05/01/2024
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2024 - ANNO DI RILANCIO PER IL MERCATO IMMOBILIARE
Questo scenario impatta positivamente su coloro che accedono ai nuovi mutui a tasso fisso, mentre nel caso del variabile il beneficio è anche per i contratti già in corso. L’Euribor, dopo i picchi di fine novembre in area 4%, ha ripiegato di poco più di un punto, ma se si guarda ai futures, l’attesa del mercato è per un livello intorno al 2,3-2,4% entro la fine di quest’anno e al 2% il prossimo.
Come sempre, il mercato prova ad anticipare le notizie e quindi non è detto che la Bce effettivamente avvierà l’allentamento monetario già nei prossimi mesi, ma l’andamento dell’inflazione (che continua a rallentare) e la debolezza della congiuntura rendono sempre più probabile questo sbocco.
I prossimi mesi diranno anche se si tornerà sui binari della normalità con i tassi variabili meno costosi dei fissi, a differenza di quanto accaduto nell’ultimo anno a causa dei bruschi rialzi da parte della Bce.
Allo stato attuale sussiste ancora un differenziale importante: i migliori mutui variabili si trovano poco sotto il 5% mentre i fissi intorno al 3,3-3,5%.
In queste condizioni è scontato che quasi tutti scelgano l’opzione del fisso, che evita il rischio di brutte sorprese nel corso del piano di rimborso.
“Scegliere l’offerta a tasso variabile, cosa che fanno in pochissimi oggi, significa scommettere che i tassi scenderanno di più di quanto previsto dai futures”, ha sottolineato Alessio Santarelli, Direttore Generale del gruppo MutuiOnline in un’intervista a Il Sole 24 Ore.
L’ipotesi non è del tutto campata in aria, ma comunque di difficile realizzazione. E in ogni caso optare per il variabile significa essere sicuri di avere un reddito capiente, in grado di fare fronte a difficoltà nel caso in cui la rata dovesse tornare a salire.